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7 Marzo 2014 | Mostre

Fermo immagine sulla Storia

Alla Galleria Civica di Modena la mostra “Fotogiornalismo e Reportage” fino al 13 aprile

A cura di Carlo Tovoli

7 marzo 2014

Uno dei grandi protagonisti del reportage fotografico del Novecento, Henri Cartier Bresson, fondatore della leggendaria Agenzia Magnum, e oggi venerato come un maestro (e lo testimoniano le file interminabili per visitare l’antologica parigina in corso al Centre Pompidou) sosteneva che un bravo fotografo deve saper cogliere in un’immagine il “momento decisivo” e questo si ha solo con “un impegno congiunto di mente, occhio e cuore”.

Questa affermazione può certamente fare da filo conduttore della mostra che la Galleria Civica di Modena dedica al fotogiornalismo e reportage. Nelle sale di Palazzo Santa Margherita circa 100 scatti raccontano i grandi e piccoli eventi della Storia, evidenziandone non solo il tratto artistico ma soprattutto il forte potenziale documentario e di testimonianza.
Ci sono tutti i grandi nomi della storia della fotografia direportage, Henri Cartier-Bresson, certo, insieme a Weegee, Robert Capa, Werner Bischof, William Klein, oppure, per stare sul territorio italiano, Caio Mario Garrubba, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna.

Chiediamo alla curatrice, Silvia Ferrari, come è nata l’idea della mostra.

Entriamo nelle sale della mostra e scopriamo che a Teheran, nel novembre 1943, quando Unione Sovietica, Gran Bretagna e Stati Uniti si incontrarono per decidere le sorti del secondo conflitto mondiale,  Winston Churchill decise di portare con sé un “suo” fotografo ufficiale, John Phillips, una delle firme più prestigiose del settimanale “Life”. I suoi scatti li troviamo oggi in tutti i libri di storia e proprio per lui fu coniato il termine di “fotogiornalista”.
Altri scatti illustrano momenti storici di cui sono stati protagonisti fra gli altri Che Guevara, Fidel Castro, Konrad Adenauer, Bill Clinton e Nelson Mandela, oppure documentano episodi cruciali, conflitti, viaggi, esplorazioni e indagini sociali come le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del ’56, la strage dei Watussi in Burundi nel ’64, fino alla caduta del muro di Berlino.
Per le indagini sociali ricordiamo un nome su tutti, Gianni Berengo Gardin, presente in mostra con i suoi famosi scatti dedicati alle comunità di zingari a Palermo.

Le fotografie qui presentate sono state in gran parte utilizzate in passato per essere pubblicate sulla stampa quotidiana o periodica, come testimoniano le indicazioni manoscritte sul retro con le misure e i tagli da operare. Non mancano le eccezioni: si vedano in mostra i due ritratti femminili realizzati in Algeria da Marc Garanger durante la colonizzazione francese degli anni Sessanta.
Ce ne parla la curatrice

L’impegno sociale prevale anche nelle opere di Sebastiao Salgado, di cui è presentato un celebre scatto del 1986 dedicato alle terribili condizioni di lavoro nella cave d’oro in Brasile. Seguono poi i reportage dalla Nigeria di Romano Cagnoni, dalla Rhodesia di Ross Baughman, dalla Cambogia di Daniel Schwarz.
Tra le curiosità in mostra il ritratto di una anziana donna scattato nelle Filippine da una diva del cinema prestata al reportage, Gina Lollobrigida.
Oggi la velocità di esecuzione e di trasmissione delle immagini digitali ha cambiato radicalmente la professione del fotogiornalista e chiunque, armato di telefonino, può dare testimonianza della Storia. Basta essere nel posto giusto al momento giusto. Forse. Ma guardando le foto dei sessanta protagonisti della mostra, più di un dubbio ci rimane. Tutte le informazioni sul sito www.galleriacivicadimodena.it
Un saluto dal vostro corrispondente in visita a Modena CarloTovoli

Fotogiornalismo e Reportage.
Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena
a cura di Silvia Ferrari
Palazzo Santa Margherita, sala grande, corso Canalgrande 103, Modena
22 febbraio-13 aprile 2014

orari:
mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00;
sabato, domenica e festivi 10.30-19.00.
Lunedì e martedì chiuso.
Ingresso gratuito

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