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7 Ottobre 2008 | Archivio / Protagonisti

Giovanni Tosi una meteora nel cielo di Montevideo

L’opera dell’architetto ferrarese ricordata in occasione del Dia del patrimonio

A cura di Anibal Tato

7 ottobre 2008

 

Cari ascoltatori, sono Anibal Tato, redattore da Montevideo in Uruguay di Radio Emilia Romagna. Il personaggio di cui volevo parlarvi in questa nuova puntata della nostra rubrica è Giovanni Tosi, ferrarese, architetto, ingegenere e capitano d’artiglieria a cui rende  omaggio il “Dia del Patrimonio” che si celebra a Montevideo ogni anno ad ottobrere.. É uno dei  quattro architetti italiani piú importante della nostra cittá.


Nel 1885 appare come una meteora nel cielo di Montevideo dopo aver costruito in poco tempo palazzi e palazzetti di evocativo stile Fiorentino e Veneto applaudito dalla societá montevideana per l´eleganza ed i fini particolari diventando socio dell´imprenditore e finanziere catalano Emilio Reus.


Nominato primo ingegnere e direttore si accinge a completare progetti ambiziosi come il colossale “Hotel Nacional” mai finito che diventó la casa madre di generazioni di ingegneri, agrimensori ed architetti uruguaiani e la Facoltá di Studi Umanistici) ed i progetti urbanistici del Barrio Reus al Sur e Barrio Reus al Norte con le case costruite in serie dove gli ebrei stabilirono una forte presenza commerciale nella cittá.


 Recentemente é diventato, grazie all’ intervento della Escuela de Bellas Artes della Universitá della Repubblica, un quartiere molto pittoresco, sito d´obbligo per il turismo in quella Montevideo opulenta ed ottimista dove trovarono lavoro migliaia di emigrati italiani fra questi artigiani.


Tosi apparso nel firmamento di Montevideo demostró di essere un brillante e capace professionista sebbene il suo passo fu breve e la sua prolifica attivitá lasció molte opere private e pubbliche alcune non finite altre demolite ma che fecero storia.


Il grande stabile con facciate sulla Piazza Libertà ossia a 18 de Julio (il viale piú importante di Montevideo) iniziato su progetto di Tosi e dopo il tracollo del 1890 messo all´asta e finito da altri con modifiche rispettando in linea di massima lo stile dell´ingegnere architetto ferrarese.


Passiamo trovare anche di elegante aspetto rinascimentale il palazzetto accupato dalla Amministrazione delle Lotterie in via Cerrito Nª220.

Possiamo parlare di due chiese importanti: quella di Nuestra Señora del Huerto y San José con facciata sulla Strada Gonzalo Ramirez e l´altra la del Sagrado Corazón in via Soriano.


In quest’ultima possiamo osservare la grande volta della nave centrale affrescata dall´abile maestro fiorentino Sorbi con una ardita prospettiva aerea di una coliritura paradisiaca ed il dipinto di notevoli dimensioni sopra l`altare maggiore che rappresenta il Giudizio Universale del pittore piemontese Domenico Giaudrone.


Da notare che nella moltitudine degli esseri giudicati vi sono ritrattate persone in vista nella collettivitá italiana  a metá del 1900 ed anche personalitá politiche distribuite secondo il grado di simpatia dell´autore.


Molte furono le residenze private disegnate da Tosi, alcune demolite dalla cieca speculazione per fare posto a proprietá orizzontali di infima categoria come il palazzo Serè che arricchiva il panorama cittadino ma rimane il palazzo Correa in via Rincòn 747 adibito a Uffici Pubblici.


Tosi realizzò anche il progetto dell´Asilo Maternale in via Durazno 1242 ma oggi ridotto a un rudere.


Possiamo dire che l´architetto Tosi é stato uno dei tanti emiliano romagnoli che ha contribuito ad arricchire il Patrimonio Culturale di Montevideo e perció forma parte del Patrimonio Culturale di tutti gli Uruguaiani.

 

 

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