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2 Dicembre 2011 | Mostre

Guido Reni per Reggio Emilia

Il ritorno di due capolavori nella città del Tricolore

A cura di Marina Leonardi

2 dicembre 2012

Ultimi giorni a Reggio Emilia per godere delle due opere di Guido Reni, originariamente realizzate per la città del Tricolore ma poi finite in collezioni lontane alla città,

Si tratta rispettivamente del celeberrimo Crocifisso di Guido Reni, realizzato nel 1637 per l’altare maggiore dell’oratorio reggiano delle Cinque Piaghe, requisito nel 1783 da Ercole III d’Este e trasferito nella Galleria Estense a Modena. L’opera è stata rimontata nella cappella estense della Cattedrale ed è in questo contesto architettonico, restaurato di recente, che si potrà apprezzare il quadro nella splendida unità artistica originaria, ricomposta dopo oltre due secoli.

Parallelamente sarà esposta, presso il Museo Diocesano, la tela raffigurante la Madonna e San Francesco eseguita dal Reni per l’altare della cappella Brami nella basilica della Ghiara e mai giunta a Reggio a causa della morte del pittore nel 1642. Acquisito dallo Stato, il dipinto viene oggi conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna.

L’esposizione reggiana offre l’occasione di accostarsi al raffinato stile dell’ultimo periodo del Reni, anche alla luce dei nuovi studi emersi sulle opere realizzate dall’artista per le chiese della città.

Guido Reni nacque nel 1575 a Bologna. Si formò alla bottega del pittore Denijs Calvaert, dopodichè frequentò l’accademia dei Carracci.
Le opere che eseguì tra il 1604 e 1614 mostrano il superamento dei modi manieristici, per lasciare il posto ad un modo di dipingere più personale, in cui prevale l’armonia delle forme e l’equilibrio della composizione.
Tra le opere di questo periodo gli affreschi della Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore a Roma, gli affreschi della sala Delle Dame e della sala delle Nozze Aldobrandini in Vaticano, gli affreschi della Cappella dell’Annunciata al Quirinale.

Seguono a questi i suoi capolavori come l’Aurora, del Casino di Palazzo Rospigliosi Pallavicini a Roma, la Strage degli Innocenti, il Sansone vittorioso e il Ritratto della madre alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Il periodo successivo segna la piena maturità artistica del pittore, con opere quali Atalanta e Ippomene alla galleria di Capodimonte a Napoli, la Madonna del Rosario alla Pinacoteca di Bologna, le Fatiche di Ercole al Louvre, la Lucrezia e la Cleopatra che si trovano alla Pinacoteca Capitolina di Roma..
Guido Reni morì a Bologna nel 1642.

Tornando alle due opere esposte a Reggio Emilia, il loro ritorno seppure temporaneo si deve allo speciale Anno Giubilare della Cattedrale di Reggio Emilia.

Fino al 12/12/2011, orario: lunedì-sabato 9.00-12.30 e 16.00-19.00; domenica e festivi 16.00-19.00.
Giorni di chiusura: giovedì Ingresso: gratuito
Info: www.municipio.re.it/IAT/iatre.nsf/schede/2653276B89B2298AC12578EF0035CD86?OpenDocument

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