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15 Ottobre 2010 | Archivio / Economia

L’Emilia-Romagna e i rapporti con la Cina

A cura di Cinzia Leoni

15 ottobre 2010

La Cina è una terra di conquista per l’Emilia Romagna il cui export verso quel Paese è cresciuto nel 2010 del 36% rappresentando anche una straordinaria possibilità per facilitare il percorso di superamento della crisi economica. Oggi l’Emilia-Romagna è la terza regione esportatrice in Italia  verso il mercato cinese, che è uno dei nostri principali partner commerciali al di fuori del mercato europeo. Il buon andamento delle esportazioni verso la Cina è da attribuire in gran parte alla voce “macchine ed apparecchi meccanici”. Con oltre 36 miliardi di euro di vendite all’estero nel 2009 l’Emilia-Romagna risulta la seconda regione esportatrice italiana e conferma l’alta qualità delle sue esportazioni (il 50% dei prodotti ha un alto contenuto tecnologico, contro il 42,4% del Nord Est italiano).

In occasione della presenza del sistema Emilia-Romagna all’Expo di Shanghai 2010 è stato inaugurato lo stabilimento della BI-TECH, controllata cinese del Gruppo Bucci Industries (azienda emiliano romagnola che produce sistemi di automazione e robotica per l’industria) localizzata nella cintura industriale di Suzhou nell’area di Shanghai.

Sono diversi e tutti di elevato livello tecnologico e scientifico i casi di collaborazione tra imprese emiliano-romagnole e cinesi. Ad esempio è un azienda emiliano-romagnola, la Turbec di Cento (Ferrara), che partecipa al progetto “Micro-turbina trigenerativa”, promosso dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Università di Roma “Sapienza” e quella di Shanghai “Tongji”. Si tratta dell’installazione di una microturbina all’interno dei due campus universitari per produrre energia elettrica, calore e fresco: una realizzazione che può diventare un modello tecnologico di riferimento per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre le aziende bolognesi Ducati Energia, Engines Engineering, APICOM e ITT partecipano a due progetti promossi all’interno del Programma di cooperazione ambientale sino-italiano tra l’Università Tongji e il Ministero Italiano dell’Ambiente: “Veicolo ibrido a due ruote” e “Veicolo ibrido a quattro ruote”, il cui obiettivo è progettare e sviluppare, rispettivamente, un veicolo a due ruote ibrido e un veicolo a quattro ruote ibrido, al fine di ridurre emissioni ed impatto ambientale.

Nel corso di diversi incontri (in particolare alla Tongji University) si sono affrontati anche i temi degli investimenti dell’Emilia-Romagna in campo energetico, dell’impegno nel fotovoltaico, delle applicazioni a basso impatto nella filiera meccanica, della ‘Rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna’, un’esperienza unica nel panorama nazionale per coniugare ricerca, innovazione, ambiente. Sul comparto della ceramica è stata presentata, insieme  a Confindustria Ceramica, la capacità di innovarsi e di qualificarsi del settore: dai nuovi prototipi di piastrelle fotovoltaiche, antismog, antibatteriche, ad esempio, prodotti innovativi, capaci di rispondere ai nuovi bisogni di sostenibilità, di  risparmio energetico, oltre che a nuove concezioni dell’abitare.

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