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19 Febbraio 2016 | Mostre

Materia senza confini

A Bologna in due sedi prestigiose ceramica e arte si incontrano

A cura di Valeria Cicala

La ceramica questo straordinario materiale che attraversa la vita quotidiana e costituisce l’elemento di una delle più raffinate espressioni della cultura artistica fin dai tempi più remoti, è la protagonista della mostra “Terra provocata. Percezione della materia e concetto nella materia“, promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna in collaborazione con Istituzione Bologna Musei – Museo Civico Medievale e Museo Carlo Zauli di Faenza, e curata da Matteo Zauli e Guido Molinari.

Inserita nella programmazione di ArteFiera e Artcity, l’esposizione con la quale la Fondazione prosegue il proprio percorso di collaborazione con le realtà più qualificate che operano sul territorio, per offrire al pubblico occasioni di approfondimento culturale e critico, rimarrà aperta fino al 20 marzo.

Allestita nelle sede della Fondazione in via delle Donzelle e a Palazzo Ghisilardi, sede del Museo Civico Medievale di Bologna, la mostracerca di dimostrare come i punti di contatto tra ceramica e arte non solo siano possibili, ma ricercati dagli stessi artisti, che spesso operano delle vere e proprie incursioni creative nel territorio della ceramica. In questo spirito è stata promossa, strettamente connessa all’evento espositivo e curata da Maura Pozzati L’imbandita, performance dell’artista Sissi realizzata all’Oratorio di San Filippo Neri nel corso di Artefiera; l’opera dell’artista Servizio osseo è ora installata al Museo Civico Medievale.

Da Arturo Martini a Lucio Fontana, da Leoncillo a Valentini, Zauli e Spagnuolo (soltanto per citare le esperienze italiane del periodo centrale del Novecento) la ceramica ha vissuto una storia fortemente scultorea. La ricchezza di opere in ambito internazionale ha generato la consapevolezza che la creta, questo straordinario materiale da cui si racconta, in tante tradizioni, sia nato lo stesso uomo, potesse adattarsi ed esaltare le più vaste sperimentazioni tese a provare e a forzare da un lato lo sviluppo concettuale e dall’altro fisico nell’utilizzo di un mezzo così organico.

I curatori della mostra hanno voluto dare risalto alla ricerca artistica più attuale sia italiana che internazionale in campo ceramico. Hanno posto in rilievo allo stesso tempo le opere in connessione ai principali luoghi di produzione. Tra questi in particolare le città di Faenza e Albisola. In tale percorso uno specifico rilievo viene attribuito alla figura di Lucio Fontana, precursore nell’aver sondato entrambe le direzioni di ricerca, esplorazione della concettualità e della materia, proposte nel titolo della mostra. Le opere di Fontana, proprio per questo, costituiscono un prologo ideale all’intero percorso.

Cari ascoltatori un affascinante itinerario espositivo vi aspetta tra forme, colori e suggestioni per apprezzare una volta di più questo straordinario “impasto” che continua proporre le forme più differenti. Buona visita.

Un saluto da Valeria Cicala.

Brano corrente

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