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27 Marzo 2007 | Archivio / Economia

N°53-PARLANDO DI ECONOMIA

Al via la campagna regionale “Occhio al marchio – La strada del pesce”, 100 eventi in Emilia-Romagna sotto il segno del pesce di qualita’ dell’alto Adriatico.

Venti settimane, da aprile per tutta l’estate, con manifestazioni, incontri con i pescatori e nei centri commerciali, serate enogastronomiche, lezioni di cucina, degustazioni e incontri nelle scuole. Parte in Emilia-Romagna, promossa dalla Regione e dalle Province costiere di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena, Ferrara, la campagna “Occhio al marchio – La strada del pesce”, con un centinaio di iniziative in programma sotto il logo del pesce blu “Prodotto certificato Alto Adriatico”, che presenta il progetto regionale di un nuovo marchio di qualità per i prodotti ittici del nostro mare.
Se da un lato aumenta il consumo di pesce nelle famiglie dell’Emilia-Romagna (+10% dal 2000 al 2004), la Regione punta ora sulla qualità e sulla sicurezza alimentare avviando il percorso per creare un marchio di qualità certificata del pesce, dei molluschi e dei crostacei dell’Emilia-Romagna, che tuteli i consumatori e organizzi la filiera delle imprese commerciali, di trasformazione, di pesca attraverso la certificazione e i sistemi di tracciabilità, dalla barca al banco di vendita.

Compito del progetto è dunque quello di far conoscere al consumatore le differenti tipologie e l’ottima qualità del pesce dell’Alto Adriatico, puntando anche ad educare il consumatore a preferire il pesce di stagione; in questo modo contribuirà alle politiche del contenimento del prezzo, mantenendo però elevata la qualità.
Il programma prevede tre tipologie di eventi: le “Vetrine del pesce” dell’Adriatico, con iniziative presso dieci centri commerciali e dieci pescherie; le 55 serate enogastronomiche presso i ristoratori che hanno aderito all’iniziativa, con lezioni di cucina e degustazioni. Da Comacchio a Cattolica i ristoranti saranno accomunati da un unico obiettivo: cucinare per una settimana a testa pesce certificato dell’Adriatico. Il 19 aprile la maratona partirà da San Romualdo di Ravenna per spostarsi il giorno successivo a Lido di Savio, e poi coinvolgere nei mesi di maggio, giugno e luglio tutta la costa adriatica con le province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

La terza tipologia di evento si chiama “In mare aperto” e prevede incontri con i pescatori nelle marinerie storiche della costa regionale, da Goro a Cattolica, e incontri con i ragazzi e i genitori delle scuole della provincia di Rimini.

Prima di sentire direttamente dall’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli l’importanza di questa campagna della Regione Emilia-Romagna per promuovere il pesce e la cultura ittica dell’Adriatico, vediamo qual è la situazione del settore ittico in regione.
I dati rilevano un aumento di circa il 10% tra il 2000 e il 2004, a fronte di una diminuzione della pesca marittima e lagunare del 16% e, pertanto, di un aumento delle importazioni del 18%. La maggior parte delle importazioni per la categoria dei pesci vivi proviene dai Paesi Bassi (37%), mentre i pesci freschi arrivano in prevalenza dalla Turchia che da sola copre il 52% delle importazioni in Emilia-Romagna; i pesci congelati e i filetti di pesce provengono principalmente dai Paesi Bassi, i pesci secchi salati o in salamoia dalla Danimarca; infine i crostacei arrivano principalmente dall’Argentina (13%), i molluschi dalla Spagna (21%), mentre le conserve dalla Colombia (20%).
Riguardo alle esportazioni, invece, la categoria dei pesci vivi è rivolta principalmente alla Croazia (42%), mentre per le categorie dei pesci freschi, quelli congelati e i filetti di pesce l’Emilia-Romagna esporta maggiormente in Spagna; i pesci secchi salati o in salamoia sono esportati in quantità maggiore in Grecia (68%); infine i crostacei sono destinati principalmente alla Francia (45%), i molluschi alla Spagna (77%), le conserve alla Germania (28%).
Da registrare anche la riduzione della flotta di pescherecci (-22% tra il 1997 e il 2004) e del calo di attività (-44%) che incidono sull’andamento delle catture.

Diamo la parola, ora, all’assessore regionale Duccio Campagnoli.
Intervista a Duccio Campagnoli.

A cura di Barbara Musiani.

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