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31 Gennaio 2014 | Archivio / Economia

Programma regionale di sviluppo rurale 2014 -2020: raddoppiano le risorse

Le risorse passano da 106 a 203 milioni di euro

A cura di Cinzia Leoni

31 gennaio 2014

Nel Piano regionale di sviluppo rurale 2014-2020, raddoppiano le risorse destinate all’agricoltura  Una scelta senza precedenti e che fa da volano allo sviluppo di tutto il territorio emiliano-romagnolo.
Le risorse che la Regione Emilia-Romagna ha scelto di destinare all’agricoltura sono infatti passate da 106 a 203 milioni di euro.
E proprio per discutere il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-202, la Regione ha chiamato a raccolta il mondo agricolo a Bologna il 27 gennaio scorso, con la presentazione del documento strategico in vista della stesura di quello conclusivo, che dovrà essere inviato a Bruxelles. Il convengo ha concluso l’ampia fase di consultazione per la definizione del nuovo Psr ed è terminato con l’approvazione da parte di tutti gli intervenuti del documento presentato. Oltre 350 i partecipanti in rappresentanza delle associazioni agricole, ma anche del mondo cooperativo e industriale, dei sindacati, delle associazioni ambientaliste e delle Istituzioni. 

A primaverai il Psr passerà all’esame dell’Assemblea legislativa ed entro la fine dell’estate è prevista l’approvazione a Bruxelles.

Proprio grazie alle maggiori risorse in arrivo dal bilancio regionale l’agricoltura emiliano-romagnola potrà contare nei prossimi sette anni su un plafond di 1 miliardo 190 milioni di euro, 131 milioni in più rispetto al precedente Psr  una cifra che risulta la più elevata tra tutte le regioni del centro nord.
Le priorità del nuovo Psr sono il sostegno alle reti di impresa, per ridurre i costi e fare sistema; i giovani, con una corsia d’accesso privilegiato in tutte le misure; l’innovazione e il trasferimento tecnologico e l’ambiente. Tra gli obiettivi dei prossimi sette anni anche la montagna, il contrasto al consumo di suolo e il sostegno all’agricolturaperiurbana, oltre alla riduzione degli adempimenti burocratici.

A proposito dei due progetti di legge di riordino istituzionale approvati dal Governo, quello costituzionale per l’abrogazione delle Province e quello ordinario per la trasformazione da enti elettivi in enti di secondo grado l’assessore regionale  all’agricoltura Tiberio Rabboni  ha riferito che se il testo del progetto di legge verrà approvato in tempi brevi,  sarà ragionevole confermare sulle nuove Province e sulla Città metropolitana le funzionie il personale tecnico amministrativo in forza nelle attuali amministrazioni provinciali. Nell’attesa  è stato messo a punto il nuovo Psr con le peculiarità delle singole realtà provinciali anche per quanto riguarda la destinazione delle risorse.
Il confronto con le Province è stato realizzato attraverso un tour da Piacenza a Rimini che si è concluso proprio in questi giorni, allargato anche alle associazioni agricole ed economiche dei singoli territori. 

Portale Agricoltura e Pesca
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/ 

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