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10 Aprile 2012 | Archivio / Protagonisti

Quirico Filopanti, il professore dell’infinito

Ricorre tra pochi giorni il duecentesimo anniversario della nascita del patriota e scienziato bolognese

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri.

10 aprile 2012

Cari ascoltatori, ricorre in questi giorni il duecentesimo anniversario della nascita del patriota e scienziato bolognese Quirico Filopanti, un personaggio assai noto nell’Ottocento. Nato a Budrio, a una ventina di chilometri dal capoluogo emiliano, il 20 aprile 1812 con il nome di Giuseppe Barilli, assunse il nome di Quirico Filopanti nel 1837 perché Filopanti significa “voler bene a tutti” e Quirico ricorda la grandezza di Roma. Nel nuovo nome era scritto anche il suo programma di vita: apprendere, insegnare, diffondere le conoscenze, inventare, creare.

Filopanti combatte nelle guerre d’Indipendenza e alla difesa della Repubblica Romana (1848-49), diventandone deputato alla Costituente. Dal 1849 al ’59 è profugo negli Stati Uniti e a Londra. Nel 1858 propone l’adozione dei fusi orari con il fine di istituire il tempo unico universale a cui l’intero globo si sarebbe dovuto rapportare. Un tempo universale che rispondeva a una esigenza pratica perché il mondo stava diventando un villaggio globale per lo sviluppo delle comunicazioni ferroviarie e telegrafiche. La sua fama di matematico e astronomo si consolida con l’insegnamento universitario: prima del 1848 e dopo il 1859 è titolare della cattedra di meccanica e idraulica all’Università di Bologna.

Il suo impegno sociale e politico si concretizza, oltre che con la partecipazione alla lotta per l’Unità d’Italia, nel suo radicale repubblicanesimo, che lo costrinse a dimettersi dall’Università. Fu presidente della Società Operaia e deputato al Parlamento italiano, sedendo negli scranni all’estrema sinistra, dal 1876 sino alla morte, avvenuta nel 1894. Convinto assertore dell’istruzione popolare, rimangono celebri le sue conferenze sui temi dell’astronomia rivolte al popolo, che affollava le piazze delle maggiori città italiane per ascoltarlo. Per questo Giuseppe Garibaldi lo chiamò “il professore dell’infinito”.
Per onorare la sua figura il comune di Budrio, quello di Bologna e altri luoghi della provincia bolognese ospiteranno per tutto il 2012 una serie di iniziative.

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