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13 Dicembre 2011 | Mostre

Sandro Chia

La Transavanguardia ferma a Modena

A cura di Marina Leonardi

13 dicembre 2011

Cari ascoltatori non ci siamo ancora stancati di ammirare i sublimi quadrati di Albers sulle pareti della Galleria Civica di Modena che, con un agile scatto generazionale il suo direttore Marco Pierini e il suo gruppo di lavoro, ci proietta negli italianissimi anni ’80, faccia a faccia con uno degli artisti simbolo di quella corrente che all’epoca Achille Bonito Oliva battezzò, sancendone le sorti, Transavanguardia.

Stiamo parlando della mostra Sandro Chia, che è stata inaugurata la settimana scorsa al Foro Boario di Modena, a cura proprio di Bonito Oliva e di Marco Pierini. Un evento promosso e organizzato dalla Galleria Civica e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Il tutto nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Si tratta di una delle cinque mostre in programma in Italia che Achille Bonito Oliva cura in collaborazione con i responsabili di ciascuno degli spazi espositivi che le accolgono. Tutte fanno capo alla collettiva attorno alla quale ruota l’intero progetto, la mostra storica dal titolo Transavanguardia italiana, allestita a Palazzo Reale a Milano fino al 4 marzo 2012. Un progetto a tappe come quello dell’Arte povera curato da Celant, anche questo da non perdere, e che tra le varie sedi espositive vede anche il vicino Mambo di Bologna come abbiamo già raccontato qualche mese fa.

Del progetto Transavanguardia, oltre a Sandro Chia fiorentino classe 1946, cui è dedicata appunto la mostra di Modena, saranno protagonisti Nicola De Maria a Prato, Enzo Cucchi a Catanzaro e Cosenza, Mimmo Paladino a Roma e Francesco Clemente a Palermo.

E torniamo a Chia, uno dei capostipiti del movimento artistico che dalla fine degli anni ’70, in contrapposizione con l’informale dominante, sceglie un ritorno al figurativismo e a materiali pittorici tradizionali. Si tratta di una figurazione che però sconvolge le regole prospettiche, tonali e chiaroscurali, dove le figure sembrano sospese nel vuoto, contro ogni legge gravitazionale. 

Per Chia, Modena è un ritorno. L’artista toscano è da tempo legato alla città emiliana e le sue ripetute presenze alla Galleria Mazzoli lo testimoniano. Ricordiamo tra queste la mostra Tre o quattro artisti secchi, che diede avvio, nel 1978, proprio al fenomeno della Transavanguardia.

Altre mostre, personali e collettive, hanno via via riportato Chia a Modena fino all’odierna rassegna del Foro Boario che documenta, attraverso una selezione di un centinaio di opere tra dipinti, disegni e sculture, la ricerca più recente del pittore e, per sommi capi, proprio il legame dell’artista con questa città.

È naturale – scrive Pierini –  che questa mostra di Sandro Chia al Foro Boario si configuri come una sorta di ritorno a casa. Così come è naturale che il consistente corpus di opere selezionate, da una parte dichiari esplicitamente il legame dell’artista con la città e ne tratteggi alcuni momenti principali, dall’altra sia costituito invece da lavori più recenti, un gruppo dei quali appositamente realizzato per l’occasione. Non poteva mancare, anche in questa serie, l’immagine di un uomo che dipinge, soggetto caro all’artista e spesso rievocato all’interno di un immaginario dove la pittura – fatta, da farsi, in fieri – occupa sempre un posto di riguardo. Il pittore agisce di slancio, come in un celebre quadro del 1978, oppure in piedi, solenne e al contempo fragile, mostra a chi guarda la propria tavolozza mentre una lacrima riga il volto che ha i lineamenti di Omero (cieco, dunque, è il pittore)”.

Info: www.galleriacivicadimodena.it

Sandro Chia
a cura di
Achille Bonito Oliva e Marco Pierini

Sede
Foro Boario, via Bono da Nonantola, 2, Modena

Periodo
fino al 29 gennaio 2012

Orari di apertura
martedì- venerdì 15.00-19.00
sabato domenica e festivi 10.30-19.00
lunedì chiuso

Ingresso gratuito

Informazioni
tel. +39 059 2032911
www.galleriacivicadimodena.it

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