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13 Dicembre 2013 | Archivio / Economia

Terremoto: la Regione ha speso in tempo le risorse stanziate con il Fondo dell’Unione europea

Obiettivo raggiunto entro i tempi stabiliti

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13 dicembre 2013

Obiettivo raggiunto entro i tempi stabiliti. La Regione Emilia-Romagna ha infatti utilizzato il 100% delle risorse – 563 milioni di euro – trasferite dall’Ue a fine dicembre 2012, per lavori e interventi d’emergenza già eseguiti nei territori colpiti dal sisma. I costi complessivi per rispondere alla prima emergenza e già programmati per spese relative a opere provvisionali, interventi di prima assistenza, messa in sicurezza e ripristino dei servizi pubblici ammontano a oltre 746 milioni. E ad oggi sono già stati spesi oltre 650 milioni di euro, il 15% in più rispetto alle risorse assegnate dalla Ue.

Lo ha riferito il presidente della Regione Vasco Errani in una conferenza stampa convocata a Bologna per fare il punto sulla ricostruzione post sisma. Il commento del presidente

Intervento presidente Vasco Errani

Erano presenti all’incontro gli assessori Paola Gazzolo (Protezione civile), Gian Carlo Muzzarelli (Attività produttive), Tiberio Rabboni (Agricoltura), il sottosegretario alla presidenza della giunta Alfredo Bertelli, i sindaci di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri, e di Sant’Agostino, Fabrizio Toselli, ma anche tecnici e rappresentanti della struttura commissariale che sono stati ringraziati dal presidente per “lo straordinario lavoro di squadra”. 

In particolare l’Assessore Muzzarelli ha fornito i dati aggiornati di Mude e Sfinge annunciando inoltre che con 10 milioni euro stanziati dalla Regione si sta andando verso l’acquisto di 170 appartamenti di edilizia popolare nell’area del sisma.

Per quanto riguarda le criticità ancora presenti, Errani ha riferito che si sta predisponendo, in accordo con i parlamentari del territorio, un emendamento al Decreto legge sulla semplificazione degli enti locali, per consentire la restituzione in cinque anni dei pagamenti delle rate dei mutui. Tutto questo per lasciare più liquidità alle imprese per la normale attività. Inoltre  ha aggiunto il Presidente “abbiamo ottenuto dall’Autorità dell’energia la riduzione – mediamente del 40% – sulle bollette dell’elettricità per chi vive ancora nei moduli abitativi provvisori.

I 563 milioni di euro erano la parte emiliano-romagnola del Fondo di Solidarietà dell’Unione europea per il terremoto, l’importo più alto mai riconosciuto dall’Ue ma che ha fatto registrare i tempi più stretti mai accordati per la realizzazione delle spese (il termine non prorogabile entro cui effettuare i pagamenti al beneficiario finale è fissato al 19 dicembre 2013).

Oltre alla struttura tecnica del Commissario/Regione, sono stati 109 i soggetti attuatori (58 Comuni colpiti dal sisma, le 4 Province, le Ausl, le Aziende ospedaliere, le Bonifiche, la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, le Diocesi e le Parrocchie, le Acer, l’Aipo, le aziende per i servizi pubblici essenziali, e così via).

Attraverso questi soggetti sono stati effettuati oltre 3.500 interventi d’emergenza (articolati in 1.950 provvisionali, 960 moduli abitativi urbani e rurali, 350 scuole di cui 270 riparate e 65 nuove, 25 palestre, 40 municipi, circa 60 chiese per la continuità di culto, circa 50 sistemazioni alloggi Acer circa 50 interventi socio-assistenziali, circa un centinaio di interventi di varia natura); ripristinati i servizi pubblici essenziali, di scuole, municipi, viabilità e ponti e altro; create sistemazioni alloggiative per gli sfollati , ma anche stata realizzata la messa in sicurezza di strutture pubbliche e private, e sono state gestite oltre 500 mila tonnellate di macerie e riaperti centri storici.

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