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24 Novembre 2014 | Cinema

Viaemiliadocfest 2014

Si è tenuta a Modena l’interessante rassegna documentaria con uno sguardo particolare sull’Albania

A cura di Marina Leonardi

Cari ascoltatori eccovi insieme a Marina Leonardi per una nuova trasmissione dedicata al cinema nella nostra regione. Parliamo oggi di un festival, il ViaEmiliaDocFest che ha concluso la sua quinta edizione pochi giorni fa a Modena.

Al centro dell’iniziativa organizzata tra gli altri dal Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, Arci, Ucca, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, sta ancora una volta il cinema documentario nazionale. Con qualche significativa apertura internazionale come la selezione dall’Ozu Film Festival altra importante rassegna cinematografica che si sta svolgendo proprio in questi giorni e la presentazione del progetto italo-albanese Tirana-Modena: Cinema&Memories che approfondiremo dopo in compagnia di Marco Turci uno degli ideatori del progetto.

Molto interessanti i due progetti “collettivi” che hanno aperto e chiuso il Viaemiliadocfest. Il primo è  9 x10  Novanta  dedicato ai 90 anni dell’Istituto Luce e presentato pochi mesi fa al Festival di Venezia, che vede un insieme di cortometraggi di dieci minuti l’uno realizzati da 9 giovani registi tutti molto bravi da Pietro Marcello e Sara Fgaier, Alina Marazzi, Alice Rohrwacher, Costanza Quatriglio…Il secondo, in chiusura di rassegna, era dedicato a Sarajevo come luogo simbolico e tragico del 900, dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, 100 anni fa, fino alla guerra balcanica degli anni 90.

In programma anche produzioni regionali, visto che comunque l’intento del ViaEmiliaDocFest è anche quello di mettere a confronto il meglio della produzione nazionale con le opere dei cineasti che agiscono sul nostro territorio. Il festival si è concluso con le premiazioni, che tengono conto anche del parere del pubblico del web, per questa edizione (si sono collegati per vedere i film concorrenti on-line oltre 10mila persone) il voto del web ha incoronato “Lamoreverticale” di Teresa Paoli che si è aggiudicata il premio come miglior documentario del concorso on line. Il premio della giuria (composta dal regista Daniele Gaglianone, da Ivan Olgiati e Ana Delgrande) è andato a “L’ Infedele” di Angelo Loy; l’ associazione Documentaristi Emilia Romagna ha deciso di premiare “Piccole Scelte” di Nicola Roda e Antonio Laforgia e infine la rivista Cinemaitaliano.info ha selezionato come migliore opera “L’ uomo sulla luna” di Giuliano Ricci.

Cogliamo l’occasione per approfondire uno dei progetti presentati al Viaemiliadofest perché ha vita autonoma e di cui sentiremo ancora parlare. Si tratta de progetto di scambio giovanile “Tirana-Modena: Cinema & Memories” curato dai registi Pietro Marcello e Daniele Gaglianone, tra i migliori registi e  protagonisti della scena nazionale e promosso dalle associazioni MoXa (Modena per gli altri) e VoiceOff in collaborazione con Arci Modena e con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Regione Emilia Romagna, assessorato alla Cultura.

Il 15 luglio scorso, 12 giovani italiani ed albanesi si sono imbarcati su un traghetto di linea da Trieste a Durazzo, con l’obiettivo di realizzare un film documentario. Dodici persone che non si conoscevano e che provenivano da storie e luoghi diversi e lontani (sei italiani, quattro albanesi e due kosovari) si sono incontrate per lavorare insieme a un film che provasse a raccontare la relazione tra Italia e Albania. Questo senza aver potuto pianificare nulla, perché ciò che sarebbe accaduto in mare o chi sarebbe stato lì, pronto ad attraversarlo, nessuno poteva prevederlo. Del progetto del film Il mare che unisce, ci parla Marco Turci, presidente dell’Associazione MoXa. 

Intervista Marco Turci

Potete trovare maggiori informazioni su: www.viaemiliadocfest.com

Un saluto da Marina Leonardi

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