10 novembre 2011
Il termine zootropio deriva dall’unione dei termini greci zoe (ζω? – “vita”) e tropos (τρ?πος – “girare”), con il significato approssimativo di “ruota della vita” e si riferisce ad un apparecchio precursore della macchina da proiezione cinematografica, ideato intorno al 1833 da W.G. Horner. Lo zootropio serve a procurare la visione di immagini in movimento. I disegni sono tracciati sulla superficie interna di un tamburo rotante dotato di feritoie. Il tamburo gira attorno a un asse verticale, così da poter essere visto contemporaneamente da più osservatori.
Con il nome dedicato a questo oggetto, che deve aver procurato meraviglia ai tempi della sua invenzione, ha preso vita un week-end d’arte in spazi temporanei ideato da Venus et Milo, pseudonimo che cela l’artista e fotografa Matilde Soligno e Dania Rotatori, graphic designer. A Cadriano, nella zona industriale di Bologna, in un capannone di recente costruzione, normalmente adibito a magazzino e attualmente sfitto in conseguenza della crisi economica, Zootropio ha lasciato fiorire una creatività spontanea e svincolata dal contesto del mercato e del vuoto sociale.
Installazioni fisse, video, performance e una tavola rotonda con curatori e artisti sono stati resi possibili grazie alla collaborazione e coordinazione di un network di individui che comprende gli artisti e chi si è reso disponibile, anche con un piccolo contributo in termini di tempo ed energie. In questo contesto, gli artisti sono stati portati a un elevato grado di coinvolgimento e responsabilizzazione e incoraggiati all’incontro con un luogo e una rete umana, spunto ma non vincolo per la produzione creativa.
Ne è venuto fuori un suggestivo universo fatto di micro mondi, piccole meditazioni sulla disgregazione e rigenerazione attraverso la dimensione temporale. L’evento si è svolto nel week-end del 5 e 6 novembre, ma è possibile vedere, su appuntamento, le installazioni sino al 11/11/ 2011 e tutta la genesi della creazione sul sito venusetmilo.net.
Abbiamo parlato di tutto questo con Matilde Soligno, alias Venus.
Intervista a Matilde Soligno
Installazioni di // Bermuda Triangle, Christian Rainer, Enrico Vezzi, Fedra Boscaro, Francesca Pizzo, Giulia Bonora, Linda Rigotti, Matilde Soligno, Nicole Riefolo.
Video di // Anita Koroktov, Canecapovolto, Christian Rainer, Debora Vrizzi, Francesca Amati, Linda Rigotti, Pornography. Eventi // Depech Mode ”The Lost Tapes” > Purple Crew ”Stay Stuck” Con interventi di Anna Palazzi
Artist/Curator Talk / Vincenzo Estremo, Anna Santomauro, Elke Roelant
> Martin Recs ”Vinylization”
Info www.venusetmilo.net
