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14 Dicembre 2013 | Paesaggio dell'anima

Canzoni d’inverno e di Natale. Parte I

Un viaggio in regione attraverso la musica.

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri.

14 gennaio 2013

Musica. Alessandro Nidi – Bernardo Lanzetti – Bruno Stori (arrangiamento) : Christmas Cançao – Jingle Bells. (Canta Mia Cooper. Corale Giuseppe Verdi:  Silvia Rossi maestro del coro / Orchestra d’archi di Parma / Alessandro Nidi direttore).

Cari amici, tra una settimana è Natale, come ci ricorda Mia Cooper, una delle migliori voci della black music in Italia, qui sorretta dall’Orchestra d’archi di Parma in una contaminazione “afro” della celebre Jingle Bells, che scalda il nostro inverno con un samba brasiliano. Ma l’illusione dura poco, perché siamo nella pianura padana – “ an segn drét in s’an foi”, “un segno dritto sul foglio”, per dirla con Cesare Zavattini, che nella stessa poesia scriveva: “Se vedeste il mio paese sotto la neve, vorreste esserci nati”. E’ la neve la protagonista del Natale, ed è con una voce piena di neve che Bing Crosby canta “White Christmas”, scritta nel 1942 da Irving Berlin per la colonna sonora del film “La taverna dell’allegria” e diventata un successo planetario.

Musica. Bing Crosby: White Christmas.

Possiamo dire che con oltre 30 milioni di copie vendute, Bing Crosby con questo brano ha inaugurato un nuovo genere musicale, quello delle canzoni di Natale rifatte in chiave pop. Non c’è grande cantante che non si sia cimentato con il Natale, da Ella Fitzgerald a Nat King Cole, da Elvis Presley a John Lennon, da Bob Dylan a Mario Biondi, da Andrea Bocelli a Luciano Pavarotti. L’ultima in ordine di tempo è stata Mina, con un disco appena pubblicato che si apre con questa canzone, “Old Fashion Christmas”, per ricordarci l’antico fascino del Natale. Un incanto che ogni anno si rinnova, al di là del consumismo, e che non è facile da spiegare. Ha qualcosa a che fare con la favola, la magia, la bellezza: il dono, i regali, la neve con la sua atmosfera ovattata; e l’amore, la pace, la bontà che fanno la loro apparizione per qualche giorno, tutti gli anni.

Musica. Mina: Old fashion Christmas.

Il messaggio del Natale è chiaro: un bambino entra nel mondo, ma in un modo insolito. Ci entra da figlio di Dio, ma conservando la sua natura di uomo. Porterà su di sé le sofferenze del mondo per redimerlo. Sofferenze che continueranno anche dopo la sua morte umana, lasciando però un segno di speranza, che si rinnova ogni anno. Il Natale lascia intravedere che la vita è anche dono, cioè può sfuggire alla logica dello scambio economico. Una prospettiva, se ci si pensa bene, vertiginosa, dentro la quale sta la poesia del Natale, con le sue luci, la neve, la silente notte, l’invernale paese delle meraviglie, e tutti i titoli che autori e musicisti hanno dato alle loro canzoni. Nel 2009 anche Andrea Bocelli ha realizzato il suo disco di Natale. Lo ascoltiamo in duetto con Malika Ayane.

Andrea Bocelli & Malika Ayane: Blue Christmas.

Cari amici, in questa nostra personale rassegna delle canzoni di Natale più belle, ne mettiamo anche una delle Puppini Sisters, un trio femminile di Londra la cui leader, Marcella Puppini, è una bolognese trapiantata sotto il Big Ben. Le ragazze amano lo swing, il jazz e il canto a cappella degli anni Quaranta. Anche loro nel 2010 hanno fatto il loro bravo album di Natale, dal quale abbiamo scelto “All I Want For Christmas”.    

Musica. The Puppini Sisters: All I want for Christmas.

Dal freddo Canada arriva una canzone da ascoltare accanto al camino acceso, guardando alla finestra la neve che scende copiosa a illuminare la notte. Al tepore del fuoco, le parole si sciolgono in malinconia. Ecco la “canzone per una notte d’inverno” di  Sarah McLachlan.  

Musica. Sarah McLachlan: Song for a winter’s night.

Altra grande voce femminile, ma questa volta italiana. Irene Grandi il suo disco di Natale l’ha realizzato nel 2008 ed è pieno di interessanti interpretazioni. Difficile scegliere. Restiamo sul classico con “Bianco Natale”.

Musica. Irene Grandi: Bianco Natale.

Torniamo indietro nel tempo. “O Holy Night” è un canto natalizio composto nel 1847 in francese. Tradotto in inglese nel 1855, contiene nella terza strofa un riferimento abolizionista allo “schiavo nostro fratello”, che ricordiamo in omaggio a Nelson Mandela. Il brano è stato registrato da numerosi artisti, da Placido Domingo a Aretha Franklin, a Luciano Pavarotti. La versione che vi proponiamo è quella che il grande  pianista e cantante Nat “King” Cole incise nel 1960.

Musica. Nat “King” Cole: O Holy Night.

Ora dobbiamo chiudere, cari amici. E’ tardi, dobbiamo correre a casa a scambiarci gli auguri di Natale. Saliamo in macchina, carichiamo gli ultimi doni, abbiamo anche due ottime bottiglie di spumante. La felicità ci aspetta: per incontrarla, dobbiamo guidare verso casa il giorno di Natale. Ci accompagna la voce potente di Mario Biondi, con una canzone del suo cd natalizio appena pubblicato.

Musica. Mario Biondi: Driving home for Christmas.

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