Salta al contenuto principale
14 Luglio 2012 | Paesaggio dell'anima

Delizie di campagna

Un viaggio in regione attraverso la musica.

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri.

14 luglio 2012

Le musiche di questa puntata: Guido Sodo, Bruno Martino, Ella Fitzgerald & Louis Armstrong, Fabrizio De Andrè, Luzzasco Luzzaschi. 

Musica. Guido Sodo: Mascara.

Cari ascoltatori, mentre scriviamo l’estate ha raggiunto il suo culmine. Estate piena, grande, magnifica: i tempi rallentano, chi è costretto ad andare al lavoro lo fa di malavoglia, perché nonostante la crisi, l’ideale consumistico della vacanza non tramonta. Se da un lato c’è la vacanza come consumo, che non fa altro che riprodurre i segni del tempo lavorativo, dall’altro c’è la necessità imperiosa di prendersi una pausa dal tempo dedicato alla produzione per rigenerarsi nel tempo simbolico della “seduzione”, dedicato alla cura di sé, ai propri ritmi, e a un rapporto diverso con gli altri, e con i luoghi, le cose. Vacanza, dunque, come ribellione allo scorrere ordinario del tempo. Queste considerazioni possiamo farle noi oggi, uomini del XXI e del XX secolo, ma fino a quasi la metà del secolo scorso le vacanze non esistevano – quelle di massa, almeno. Non c’era sospensione del tempo lavorativo, e non ci poteva essere quando la maggior parte delle persone era occupata nei lavori agricoli, che avevano la loro ciclicità e non potevano interrompersi.

Musica. Bruno Martino: Estate. Arrangiamento per arpa di Davide Burani.

Delizioso, questo arrangiamento per arpa di Davide Burani della celebre “Estate” di Bruno Martino. A proposito di delizie, sapete che le “delizie estensi” sono una trentina tra ville, residenze estive e casini di caccia, in cui la corte degli Este trascorreva momenti di svago e di riposo, soprattutto d’estate. “Le residenze dei duchi d’Este nel Delta del Po illustrano in modo eccezionale l’influenza della cultura del Rinascimento sul paesaggio naturale”: con questa motivazione le residenze suburbane dei signori di Ferrara sono state inserite, insieme alla stessa Ferrara e al Parco del Delta del Po, nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. La maggior parte di queste delizie di campagna era collegata a Ferrara tramite canali e vie d’acqua, e alcune di esse si sono conservate in buone condizioni, come quella di Belriguardo, definita la “Versailles degli Estensi”, o l’imponente castello della Mesola. I principi del Rinascimento amavano dunque trascorrere le vacanze – se così possiamo chiamarle – in campagna, dove trasferivano la corte, per divertirsi insieme ai cortigiani e andare a caccia.

Musica. Ella Fitzgerald & Louis Armstrong: Summertime.

Cos’è l’estate? E – ci chiediamo – quale estate bussava alle porte delle delizie estensi? Il rosso acceso dei cocomeri portato in tavola dai contadini; il profumo intenso dei fiori sbocciati raccolti da mani femminili inseguendo un sogno d’amore; i pomeriggi lunghi e piegati dal sonno; il profumo di erba tagliata; il cinguettio frenetico degli uccelli; il luccichio delle lucciole nei giardini; e i grilli canterini della notte, schiacciati di giorno dal piede di una domestica … Ah, l’estate! Quell’estate meravigliosa intravista in sogno dalla giovane Maria, madre di Gesù, nella bellissima canzone di Fabrizio De Andrè: come può Maria spiegare al buon vecchio Giuseppe di essere incinta? Gli racconta il suo sogno, l’incontro con l’angelo e il ricordo di un volo, svanito col sogno ma rimasto impresso nel ventre: “Poi, d’improvviso, mi sciolse le mani e le mie braccia divennero ali, / quando mi chiese: “Conosci l’estate?”, io, per un giorno, per un momento, / corsi a vedere il colore del vento …”.

Musica. Fabrizio De Andrè, Il sogno di Maria (Da “De Andrè in concerto”, 1999).  

La meravigliosa estate vista dall’alto, volando aggrappata all’angelo: “Volammo davvero sopra le case, / oltre i cancelli, gli orti, le strade, / poi scivolammo tra valli fiorite / dove all’ulivo si abbraccia la vite …”. Quella di De Andrè è una licenza poetica, perché il giorno dell’Annunciazione è collocato dalla tradizione nel mese ebraico di Nisan, vale a dire tra marzo e aprile. L’amore – dice Shakespeare in uno dei suoi più famosi Sonetti, il XVIII – l’amore vero è più bello ed equilibrato dei giorni estivi, la cui grande bellezza dura poco, insidiata dai venti di maggio e dall’incipiente autunno. Leggiamoli, questi versi immortali, per apprezzare l’estate che stiamo vivendo. “Posso paragonarti a un giorno d’estate? / Tu sei più amabile e tranquilla. / Venti forti scuotono i teneri germogli di maggio. / E il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine. / Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo, / e spesso la sua pelle dorata s’oscura; / e d’ogni cosa bella la bellezza talora declina, / spogliata per caso o per il mutevole corso della natura. / Ma la tua eterna estate non dovrà svanire, / né perder la bellezza che possiedi …”. La prossima settimana torneremo tra le delizie di Ferrara, alle quali ci riporta il Concerto delle Dame di Ferrara fondato nel 1580 dal duca Alfonso II d’Este. Direttore artistico del Concerto era Luzzasco Luzzaschi, che per le cantanti della corte estense scrisse un intero libro di madrigali a cinque voci.

Musica. Luzzasco Luzzaschi: Concerto delle dame di Ferrara (Helena Afonso e Sergio Vartolo).

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi