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23 Settembre 2016 | Mostre

Il deserto tra noi

A Fusignano la mostra “Abitare il deserto”

A cura di Valeria Cicala

Care ascoltatrici e cari ascoltatori questa settimana vi suggeriamo una mostra che coniuga immagini e scrittura in un approccio fortemente armonico e innovativo e che ci propone una riflessione forte sulla situazione contemporanea.

Si intitola “Abitare il deserto” ed è ospitata a Fusignano, in provincia di Ravenna, al Museo San Rocco, dal 3 settembre al 6 novembre. Non pensate alle dune di sabbia a paesaggi bruciati dal sole: qui si riflette sulla desertificazione ambientale e culturale, incontriamo il punto di vista di nove tra scrittori e poeti con quello di nove fotografi. I luoghi, siano essi prossimi o lontani, raccontano nelle fotografie, come nelle narrazioni l’abbandono, il degrado, i sentimenti e le sensazioni che questi contesti scatenano.

A trent’anni di distanza dalle Traversate del deserto condotte, nel 1986, da Gianni Celati alla ricerca della «piccola oasi», alcuni giovani autori scelti attraverso una rigorosa selezione in ambito internazionale, con lucida semplicità, senza offrire soluzioni prodigiose ed effetti speciali, pongono domande sulle quali noi, comodamente distratti, dovremmo riflettere. E’ l’incontro fra il deserto della mente e il deserto visibile, il dentro e il fuori, che accomuna poeti, scrittori e fotografi nell’intento di rivelare la loro visione del mondo e scoprire, alla fine, che il luogo della mente è tutt’uno col luogo che ci ospita, arricchito di nuovi significati.

Il percorso proposto dalle fotografie come pure dalle intense scritture che vi si intrecciano ci ricordano che siamo parte di questi paesaggi e delle storie che leggiamo; abbiamo qualche responsabilità rispetto a ciò che si liquefa che muta, ma c’è ancora spazio di recupero, di salvezza reciproca.

Il degrado diventa il punto di partenza per una riconciliazione col mondo circostante attraverso uno sguardo rinnovato e costruttivo, esente da intenti consolatori o di facile denuncia. Uno sguardo che riconosce forme e spazi dove trovare nuovi spunti per correggere e migliorare l’esistente e orientare le scelte future. Non si cura il presente tornando al passato.

«Mi fermai affascinato da quanto vi era di bello in questa assenza di bellezza, incantato dalle speranze in mezzo a tanta disperazione», scriveva Robert Walser, raffinato poeta-camminatore che sapeva osservare le cose dalla giusta distanza con consapevole candore.

Gli autori di questa esposizione e del suo imperdibile catalogo, curati da Giovanni Zaffagnini, compongono, appunto, un avvincente viaggio nella contemporaneità per recuperare la bellezza attraverso una quotidiana volontà di ridare linfa culturale e morale al deserto che ci può assalire.

Un saluto da Valeria Cicala

Per saperne di più: ibc.regione.emilia-romagna.it

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