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5 Dicembre 2006 | Paesaggio dell'anima

N°38-UNA CITTA’, UNA STORIA

Alla scoperta di Sydney, Australia, con Raffaella Buttini. Prima puntata.

Andiamo alla scoperta della bella città di Sydney in Australia in compagnia di Raffaella Buttini, redattrice di Reporter, il sito dei giovani emiliano romagnoli nel mondo e responsabile dei giovani del neo eletto comitato dell’Associazione Emilia Romagna di Sydney e Wollongong.

Raffaella ci parla della città dove è nata e cresciuta: nella prima puntata ci racconta un po’ la storia di questa bellissima città e di quello che si può fare e vedere. Nella prossima puntata invece, ci racconterà degli australiani, di come si vive a Sydney e delle comunità di italiani e di emiliano romagnoli là residenti.

 

Sydney è la città più grande e più importante d’Australia,si trova nella costa sud-est del paese ed è bagnata dall’Oceano Pacifico. È la capitale dello stato del New South Wales in italiano: Nuovo Galles del Sud.

 

La zona di Port Jackson, cioè Sydney Harbour, la baia di Sydney, era già abitata dagli aborigeni australiani ben 40,000 anni fa! Ormai, di questo popolo e della sua presenza c’è ben poco a Sydney, ma in certi posti, quasi nascosti, si possono ancora vedere i graffiti aborigeni sulle rocce.

L’Australia fu “scoperta” ufficialmente nel 1770 da Captain James Cook, che sbarcò a Botany Bay, un quartiere a sud di Sydney. Nel 1788, arrivò la “First Fleet”, cioè la prima flotta britannica, con il Governatore inglese, Capitano Arthur Philip, che fondò la prima colonia inglese in Australia proprio nella zona di Sydney.

Non è molto noto ma per poco l’Australia non è diventata una colonia francese. Subito dopo la proclamazione della colonia inglese, arrivò infatti anche una nave francese chiamata “La Perouse”. I francesi arrivarono troppo tardi, ma la zona in cui sbarcarono è tuttora chiamata “La Perouse” e si trova vicino all’aeroporto di Sydney.

Le consequenze di questi sbarchi sin dall’inizio furono devastanti per gli aborigeni, non solo perché persero le loro abitazioni, ma anche perché “i bianchi” portarono con sè molte malattie, come il morbillo e il vaiolo, che uccisero migliaia di aborigeni.

Col passare del tempo si stabilirono altre colonie in altri stati, che rimasero comunque indipendenti.

 L’Australia decise di diventare una federazione di stati e territori del Commonwealth solo nel 1900. Doveva essere inclusa anche la Nuova Zelanda in questa federazione, ma all’ultimo minuto si ritirò.

Proprio in quel periodo iniziò la grande rivalità con l’altra città principale australiana, Melbourne che si trova nello stato del Victoria. Infatti, proprio per via di continue dispute tra le due città, su quale doveva essere la capitale del nuovo paese, fu deciso di fondare una nuova città ad esattamente metà strada tra Melbourne e Sydney. Così è nata Canberra e il piccolo stato della capitale, l’Australian Capital Territory, che comunque si trova all’interno del NSW.

Oggi Sydney è diventata ormai una città cosmopolita, con una popolazione di oltre 4,2 milioni di persone. Bisogna capire che quando si parla di Sydney città, si parla di una zona molto estesa con un diametro di circa 100 chilometri con circa 300 sobborghi! Infatti, si può viaggiare per più di un’ora in macchina in una direzione e trovarsi ancora nei sobborgi interni di Sydney!

Nello stato del NSW ci sono altre importanti città, quali Wollongong  Newcastle, Griffith, Broken Hill, Bathurst, tanto per elencarne alcune.

Sydney è una città molto verde. Ci sono tantissimi parchi e molti alberi per le strade. Ma più si va verso il centro e più le strade diventano urbanizzate, le case piccole e i grattacieli imponenti.

Il fiore simbolo del NSW è il Waratah, che assomiglia ad un grande carciofo rosso. Ma la pianta più diffusa è il bottle brush, a Sydney se ne vede in abbondanza. Il bottle brush, è un fiore rosso e verde,  e prende il suo nome per via della sua forma; quella di una spazzola per lavare le bottiglie!

La zona di  Sydney è molto varia, si possono trovare a brevi distanze montagne, spiagge, campagne e boschi. Sulla costa ci sono spiagge bellissime che sboccano nell’Oceano Pacifico, perfette per i surfisti. All’ovest si trovano le “Blue Mountains”, cioè delle montagne che da lontano sembrano blu. Più si va verso l’interno e più si trovano campagne e “bush.”  Il bush è una specie di bosco molto secco e arido. A Sydney di koala e canguri se ne vedono ben pochi, bisogna andare per forza ad uno zoo o viaggiare verso l’interno con la speranza di trovare qualche esemplare di marsupiade nel “bush”.

Comunque dicevamo che Sydney è una città splendida dal punto di vista della natura. Le spiagge sono tra le più belle al mondo, con onde gigantesche perfette per fare surf. La spiaggia più famosa di Sydney è Bondi Beach, nota come la spiaggia dei VIP e dei surfisti. Ci sono anche molti parchi nazionali in cui si può fare bush walking, (cioè camminare seguendo percorsi all’interno del bush australiano alla scoperta di flora e fauna tipica della zona).

Sydney è comunque più famosa per le sue tre icone: il ponte, il teatro dell’opera e la torre. È ormai possibile scalare tutti e tre questi monumenti!

Ci sono però molti altri posti, meno noti a livello mondiale ma comunque bellissimi. Un esempio perfetto è “The Rocks”;  una zona che si trova vicino alla baia e che è stata la prima zona notturna di Sydney durante l’Ottocento! In questa zona storica si possono trovare pub ottocenteschi, case d’epoca e stradine pittoresche. Sempre nel CBD, ci sono tanti musei d’arte e di storia, il bellissimo e grandioso Hyde Park, i giardini botanici, la cattedrale di St Mary e, poco distante, Kings Cross, la leggendaria zona a luci rosse. Per non parlare dello shopping che si può fare perfino nel Queen Victoria Building, un palazzo ottocentesco nel centro della città. Per rilassarsi, si può passeggiare lungo la baia di Darling Harbour, che vanta un acquario sotterraneo e un’enorme cupola di rete dove gli animali e gli uccelli tipici australiani possono vivere in traquillità nel mezzo della città. Darling Harbour vanta anche tantissimi ristorantini, discoteche e bar per la gioventù di Sydney.

Tutto ciò si trova proprio nel CBD, ma non bisogna scordarsi che Sydney è vastissima e che in  ogni sobborgo si può trovare qualcosa d’interessante. Specialmente nei sobborghi più vecchi, cioè quelli più vicini al centro, si possono trovare molte cose di valore storico.

Il clima di Sydney è abbastanza mite durante tutto l’anno. Durante l’estate, da novembre a febbraio, fa molto caldo, spesso oltre i 30 gradi. Ciò provoca ogni anno l’ondata di “bush fires”, incendi  che sono ormai diventati noti al resto del mondo. Ogni anno centinaia di persone rimangono senza casa, specialmente nei sobborghi del nord, dove le case sono circondate appunto da “bush”. La stagione dei “bush fires” inizia verso la fine di settembre, quando comincia a fare caldo e ci sono venti forti che contribuiscono ad alimentare il fuoco.

D’inverno a Sydney si sta abbastanza bene, c’è una temperatura media di 20 gradi durante il giorno, ma la sera la temperatura si abbassa.

Non nevica mai, ma per poter vedere la neve e sciare si può andare verso sud fino alle Snowy Mountains e Mount Kosiosco.

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