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12 Ottobre 2017 | Racconti d'autore

Sulle ali dell’Ippogrifo

Poesie del “Gruppo Scrittori Ferraresi” tratte da raccolte varie o inedite

A cura di Vittorio Ferorelli, con la collaborazione di Alessia Del Bianco

Fondato nel 1999 e a lungo presieduto dalla scrittrice e saggista Gianna Vancini, il “Gruppo Scrittori Ferraresi” si è di recente rinnovato, cambiando sede e presentando la nuova serie della sua rivista “L’Ippogrifo”. Vi proponiamo qualche saggio tratto dalle opere di alcuni dei componenti: Dario Deserri, Federica Graziadei, Rita Montanari, Matteo Pazzi, Edoardo Penoncini, Eleonora Rossi, Carla Sautto Malfatto, Nicoletta Zucchini.

Dario Deserri

Scorreremo

Scorrerò, scorreremo
ci dice il fuoco, ma
la realtà scrive arie
di tetra poesia a gocce:
non rabbia o egoismo
separano gli uomini
bensì la brama di desiderio.
Scorrerò, scorreremo
il mare guarda al cielo,
conversa tra sole e luna dove
l’eterno dilaga, con la fortuna
ruota, ripiega errante
in un secondo eterno la marea
piega la spada d’un gigante.
Le parole dimentica, ti prego
lievi soffi bisbigliano all’orecchio
forte mi piego, chiedo perdono:
sì, in amore la colpa è in ognuno
il dubbio, l’irresolutezza dunque
sempre a digiuno, tra i fiori incerta
la farfalla non muore, continua a volare.

[Dal romanzo “Come le nuvole sopra Berlino“, Pasturana, Puntoacapo Editrice, 2014]

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Federica Graziadei

L’altalena

Gioca la lenta quiete
della sera
con l’orologio
di tempo colorato.

Nella poesia
l’anima profumata
ride
libera.
Le gambe tese, minute e nude
sull’altalena che vola.

[Da raccolta inedita]

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Rita Montanari

C’era una volta…

C’era una volta il Bosco delle fiabe:
vi entravi da bambino
e non ne uscivi più.
Sceglievi se giocare
con Cappuccetto Rosso
o con i Sette Nani e con Pinocchio.
Se salire al Castello
in cima alla rupe
e girare nelle sale di luce
con gli Gnomi e con le Fate.
Giungeva ogni giorno
un Principe di Luna:
ti avvolgeva nel suo mantello
e ti faceva felice.

Trattieni quel sogno,
fa’ che non voli via
e chiudi nel cuore tutta la magia.

Sarà il tuo cuscino di rose
per tutta la vita.

Dedicata ai bambini della Scuola d’Infanzia “La Casa del Bambini” di Ferrara, che hanno costruito nella loro aula un meraviglioso Bosco delle Fiabe

[Dalla raccolta “Viaggio di ritorno”, Ferrara, Al.Ce. edizioni, 2016]

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Matteo Pazzi

I battiti del mio cuore:
uno appartiene a me
ma il successivo
appartiene a te.
In effetti è come
se ci fossero due cuori:
uno simile alle onde
quando strofinano
la spiaggia
e l’altro come un lampo
seguito da un bisbiglio –
le onde raccontano
un palloncino rosso
intento a volare verso l’alto
mentre il bisbiglio
bagna il cielo
con un sorriso segreto.

[Dalla raccolta “I canti delfici. Poesie 2008-2017”, Roma, Aracne editrice, 2017]

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Edoardo Penoncini

Radici

Fra trame di desideri
forse non sai chi sei
o dove stanno le tue radici
ti capisco siamo tutti
un po’ sradicati.

A me piace raccontare
da dove vengo,
dall’umile campagna
dove solo svetta il campanile
e ognuno ha il suo segnale.

[Dalla raccolta “Vicus felix et nunc infelix. La luce dell’ultima casa”, Ferrara, Al.Ce. edizioni, 2015]

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Eleonora Rossi

Gli occhi non muoiono

Ieri
ho ritrovato
i tuoi occhi,
papà

erano accanto a me
(luci complici)
nello sguardo
assorto
del mio bambino

scarabocchiava un foglio
e sbirciando mi cercava.

Ed è lì
che ho capito
il nostro viaggio

di luce in luce,
senza fine.

Ora so
che gli occhi
non muoiono

[Dalla raccolta “Le sette vite di Penelope”, Faloppio, LietoColle, 2012]

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Carla Sautto Malfatto

Seconda pelle

Dovevo amarti
oltre la soglia del pudore
per l’argento tintinnante del tuo saluto
il sorriso largo all’approssimarsi della mia ombra
quando i tuoi occhi vagavano sul soffitto
e il pensiero nel perimetro ristretto di un lenzuolo.

Nell’intervallo del nostro attimo
troppe corse centrifughe e distratte
a toccare angoli di vita inutili
a disperdere da una tasca bucata
i pochi diamanti avuti in eredità.

Poi qualcuno si resetta
una radice spiccata di netto,
ferita che piano si tampona,
cicatrice che quasi non fa più male.

Restano immagini spillate addosso
post-it e foglie cadenti
sul nostro calendario sdrucito
e certe date cerchiate
e altre incise con un maglio
geografia di tatuaggi
per una seconda pelle.

[Dalla raccolta inedita “Troppe nebbie”]

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Nicoletta Zucchini

Lenta dai campi

Lenta dai campi sale la nebbia
ad ogni respiro riempie lo sguardo
e da lontano svela case sparse
disperse nel silenzio dei giorni.
S’ergono come cime di montagne
dopo la burrasca all’orizzonte,
là in fondo beccheggiano inermi
come piroscafi di migranti
carichi di storie indicibili.
Case che nelle pietre grattugiate dal vento
conservano mute il nome antico.
Case orfane dei loro abitanti
che vivono altrove storie nuove.
Case che conservano ancora un odore,
un abbaglio luccicante in uno specchio rotto,
un rumore di porte sbattute al vento d’aprile.

[Dal romanzo “La crosta e la mollica”, Ferrara, Nuove Carte, 2013]

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Fanno parte del “Gruppo Scrittori Ferraresi”: Isabella Cattania, Paola Cuneo, Dario Deserri, Giovanna de Simone, Giuseppe Ferrara, Stefano Franchini, Federica Graziadei, Nicola Lombardi, Simonetta Sandra Maestri, Leonardo Minguzzi, Gina Nalini Montanari, Matteo Pazzi, Edoardo Penoncini, Eleonora Rossi, Nicoletta Zucchini.

L’immagine di copertina è un particolare dell’opera di Daniela Carletti “Il viaggio di Astolfo”, riprodotta nel primo numero della nuova serie della rivista “L’Ippogrifo”.

 

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