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6 Agosto 2021 | Vite da Collezione

Refrattario come un mattone

Vita di Giuseppe Verzocchi, quarta parte.

Carmine Caputo

Ci sono solo due grandi assenti nella collezione che Giuseppe Verzocchi realizzò tra il 1949 e il 1950: Pietro Annigoni e Giorgio Morandi.

Il primo realizzò un quadro che però non incontrò il gusto dell’imprenditore. Annigoni fu risentito da questi commenti e decise di ritirarsi. Al contrario, Morandi fu intransigente, e resistette alle numerose offerte di Verzocchi, pronto a triplicare il compenso per lui.

Per comprendere meglio le vicende che impedirono a Verzocchi di avere le opere di questi due grandi artisti, viene in nostro aiuto il ricco epistolario di Giuseppe, cui certo non mancava la volontà di comunicare.

L’epistolario, conservato nell’Archivio Verzocchi, è utile per comprendere lo spirito e la tenacia dell’uomo. Si pensi che nei due anni che dedicò alla collezione, solo a Fortunato Depero, pittore che conosceva da anni e che si occupò della copertina del catalogo e di fare da tramite con diversi artisti, scrisse 83 lettere, 4 cartoline postali e 8 telegrammi.

La biografia dedicata alla vita di Giuseppe Verzocchi è impreziosita dalle voci dell’associazione Legg’io

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